Condividi su

U Uttara

Monaco buddista, Myanmar - Birmania
 biografia

Signore e Signori; rispettati leaders religiosi
Prima di tutto posso augurare a voi tutti “Min-gala-bar” – un saluto Buddista Birmano – che significa auguro ad ognuno qui presente una giornata felice e pacifica; e vorrei ringraziare tutti i cittadini di Sarajevo e in particolare le alte cariche e i membri della Comunità di Sant’Egidio e l’Arcidiocesi di Vrhbosna-Sarajevo, per avermi invitato a parlare in questo incontro di buon auspicio.

Signore e Signori:
Il mondo in cui viviamo oggi non è un mondo pacifico. Esiste uno stato di disarmonia in Medio Oriente a causa del quale le persone si combattono e soffrono ogni giorno; esiste uno stato di disarmonia anche in Africa a causa del quale le persone soffrono la fame; esiste uno stato di tensione in estremo oriente a causa del quale le persone mostrano astio gli uni verso gli altri; esiste uno stato di tensione politica nell’emisfero occidentale a causa del quale le persone vivono nella confusione.

Oggi, sono molto felice di notare, che tutti noi vogliamo la pace. Tutti i leader religiosi del mondo vogliono la pace. Tutti i leader politici del mondo vogliono la pace. Tutti manifestano, di volta in volta, il proposito di voler stabilire la pace, vera e propria via di sviluppo in molte regioni in situazioni difficili e dolorose.

Perché vogliamo la pace? Perché i nostri leaders desiderano stabilire la pace? La risposta è molto semplice. Siamo passati attraverso troppe sofferenze per troppo tempo. I leader dei nostri paesi hanno visto gente nella sofferenza che loro stessi e le loro famiglie stanno subendo. Dopo aver sofferto un dolore mentale e fisico per così tanto tempo da così tanti, i nostri leader sono veramente interessati a stabilire la pace. Vogliono essere liberi dal dolore per sé e anche per gli altri che lo subiscono.

Io credo che questo sia il motivo per cui noi e i nostri leaders siamo riuniti qui oggi, per trovare una soluzione alla causa della disarmonia, per eliminarla e per proporre la pace tra le nazioni del mondo.

La mia successiva domanda è: come possiamo fare per realizzare la pace?

'La pace è un cantiere aperto a tutti' e ognuno avrà la sua idea su come realizzarla. Vorrei riconoscere che ci sia più di un modo. Qui, a questo punto, vorrei presentare a voi come il nostro Signore Buddha avrebbe seguito la strada della 'causa ed effetto' per realizzare questa pace universale per il bene di tutta l'umanità.

La strada verso la pace del Signore Buddha:

Nostro Signore Buddha era una persona che ci ha insegnato, in un guscio di noce, ad evitare di fare cose cattive, a continuare a fare cose buone e a purificare la mente. È passato attraverso ogni tipo di difficoltà e di sofferenza e finalmente ha trovato la pace per se stesso. La strada del Signore Buddha verso la pace è stata provata e testata e popoli che seguono e praticano la 'meditazione' buddista credono in Lui. Il suo principio guida si basa sull'assumere la 'gentilezza amorevole' su di sé e sugli altri; ci ha insegnato che la sua strada è il modo più efficace per ottenere la pace per tutti.

Vorrei citare il Canone Buddhista "En-guttara Pali, Sakka-Ni-Pak Tha-Ra-Ni-Ya Sutta Pitaka" - Tha-ra-ni-ya può essere tradotto a significare 'punti notevoli sul vivere insieme' per raggiungere la pace e l'armonia l’uno con l’altro. Il Signore Buddha ha spiegato ai suoi confratelli quali sono questi sei punti, e li riporto:

1    Dobbiamo mettere in pratica le azioni del corpo con gentilezza amorevole;
2    Dobbiamo mettere in pratica le azioni del parlare con gentilezza amorevole;
3    Dobbiamo mettere in pratica le azioni mentali con gentilezza amorevole;
4    Dobbiamo utilizzare i nostri beni e condividerli con gli amici e i propri vicini;
5    Dobbiamo osservare lo stesso tipo di moralità e
6    Dobbiamo osservare lo stesso tipo di principi guida.   

Il Signore Buddha ha detto ai suoi confratelli, che qualora si volesse vivere in completa armonia con gli altri, si devono mettere in pratica questi sei punti dei principi 'Tha-ra-ni-ya'; se osservate tra di voi questi sei punti, nessun malinteso può sorgere in mezzo a voi; questi principi non possono che aiutarvi ad avvicinarvi tra voi.

Signore e Signori:

Sono pienamente consapevole del fatto che tali principi vengono menzionati anche in altri libri sacri. Ciò che vorrei dire qui è che il mondo in cui viviamo non è abbastanza pacifico come vorremmo che fosse. Abbiamo bisogno di mettere in pratica ciò che i nostri leader religiosi predicano, vale a dire di rispettarsi l'un l'altro; di essere dolci e amabili; di essere gentili con gli altri; di condividere e condividere allo stesso modo; di osservare la moralità, e di seguire retti principi.

Tutti dobbiamo vivere da qualche parte, e mi auguro da qualche parte dove essere in pace. Nel caso venisse fuori un problema, dovremmo riunire tutte le nostre risorse per risolvere il problema. Allo stesso modo, quando veniamo ricompensati, dovremmo tutti condividere questa ricompensa. Il tipico esempio che vorrei citare sarebbe il lavoro umanitario fatto dalle Nazioni Unite e da altre organizzazioni internazionali: Ottimo il lavoro che stanno svolgendo.

Signore e Signori:

La pace è un cantiere ed è aperto a tutti. Vorrei invitare tutti i nostri migliori leader religiosi e politici, Presidenti e Primi Ministri, a partecipare attivamente a questo cantiere. Recentemente, un nostro ben noto Maestro di Meditazione buddista birmano aveva espresso il desiderio che tutti i nostri generali e i leader etnici mettessero seriamente in pratica la 'meditazione Gentilezza amorevole' e tutti avrebbero raggiunto la santità; quindi tutti i nostri contadini avrebbero goduto la pace per sempre. Allo stesso modo, se tutti i principali leader religiosi e politici, e in particolare tutti i Presidenti nazionali e i Primi Ministri, osservassero i sei principi Tha-ra-ni-ya del Signore Buddha, sento che il mondo in cui viviamo oggi, cambierebbe in meglio.


Io non vedo l'ora di vivere in pace e in armonia con tutti. Possiate voi tutti stare bene ed essere felici e in pace. Grazie a tutti voi.