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News da Cracovia: IL RABBINO CAPO DI POLONIA MICHAEL SCHUDRICH “WOJTYLA HA FATTO CAPIRE CHE L’ANTISEMITISMO E’ PECCATO” - Messaggio del premio Nobel Elie Wiesel

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Più che un invito, un monito.  E’ quanto è emerso a Cracovia nel corso dell’affollatisimo panel su Auschwitz  aperto dalla toccante testimonianza del Rabbino capo di Savyon, David _Brodman ,  sopravvissuto alla deportazione in tre campi di sterminio.

Il dovere della memoria è stato il fil rouge degli interventi che si sono succeduti nel panel “Auschwitz non si può dimenticare,” il primo dei 22 che animano  l’incontro internazionale promosso dalla Comunità di Sant’Egidio,  Religioni e culture in dialogo   a Cracovia a 70 anni dalla seconda guerra mondiale

La domanda “Perché ricordare ancora? Non è meglio dimenticare?” ha fatto da sfondo a tutti gli interventi   Varie le risposte dei relatori, ma fondamentalmente convergenti: “Sostare di fronte a questi terrori cambia la nostra coscienza e forma in noi il senso dell’umanesimo” ha ricordato il prof. Klaus Reder della Comunità di Sant’Egidio. Oppure , come ha efficacemente sintetizzato il rabbino capo di Polonia M. Schudrich : “Ogni volta che ricordiamo la Shoah, il mondo muove un passo avanti e allontana il rischio che possa accadere di nuovo” 

 Una conferma di questo la ofrre lui stesso quando nel rispondere ad una domanda sull’antisemitismo oggi,  ammette che “C’è antisemitismo in Polonia , ma è meno grande di quanto si possa immaginare perché la testimonianza di G.P.II ha dato l’opportunità di comprendere che l’antisemitismo è peccato”

Questa affermazione , fatta propria da S.Em. il card Dziwisz  figura tra le motivazioni per l’assegnazione, avvenuta al termine del panel,  della prestigiosa Aquila di Karski. Per l’occasione anche il premio Nobel Elie Wiesel ha fatto pervenire un suo messaggio che ben si colloca nello spirito del convegno:  “La guerra non aiuta mai gli uomini ma li offende. Solo la pace offre una speranza”