3 Ottobre 2010 17:00 | Palau de la Musica Catalana

Discorso



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Rabiatou Serah Diallo

Presidente del Consiglio Nazionale di Transizione, Repubblica della Guinea
 biografia
Eccellenze, spettabili invitati, signore e signori,
vorrei ringraziare brevemente, tenuto conto del tempo che mi è concesso,  la Comunità di Sant’Egidio, così come gli organizzatori di questa cerimonia, a nome del mio paese, la Repubblica di Guinea, qui rappresentata dal Consiglio Nazionale della Transizione.
E’ per me doveroso farlo ed è anche l’occasione di testimoniare pubblicamente il grande interesse e la sollecitudine della Comunità di Sant’Egidio per la Guinea, non solo attraverso le sue istituzioni, ma anche attraverso le sue opere caritative: scuole gratuite, centri di salute fra cui l’eccellente Centro Dream di Donka a Conakry, centro di presa in carico delle persone malate di AIDS, così come l’assistenza giuridica e il sostegno sociale ai prigionieri compreso il loro reinserimento dopo la detenzione, tutte fonti di incoraggiamento e di speranza.
Dall’inizio della crisi politica e istituzionale sopraggiunta in Guinea il 23 dicembre 2008 all’indomani del decesso del Presidente Lansana Conte, Sant’Egidio è un partner privilegiato del Consiglio Nazionale di Transizione istituito il 13 marzo 2010, nel quadro della prevenzione dei conflitti e del ristabilimento della pace. Essa ha accolto nella sua sede a Roma nel mese di maggio 2010  una delegazione comprendente alcuni rappresentanti della Commissione Riconciliazione Nazionale, Solidarietà e Diritti dell’Uomo del CNT, delle coalizioni dei partiti politici, e delle associazioni delle vittime delle persecuzioni politiche per discutere ed accordarsi su un progetto denominato “Accordo Politico Globale”, accordo quadro di concertazione e di accompagnamento del processo di transizione in Guinea.
Questo accordo è stato sottoscritto insieme a un documento intitolato “Appello di Roma per il futuro della Guinea” nella storica sala dove è stato firmato anche l’Accordo di pace che ha messo fine alla guerra in Mozambico.
Inoltre un accordo di partenariato lega la CNT e questa Comunità dopo la visita ufficiale che ho effettuato nel mese di giugno 2010 a Roma. 
Le grandi linee di questo accordo vertono soprattutto su:
la Federazione delle associazioni delle vittime delle violazioni dei diritti umani;
l’istituzione del Consiglio Nazionale e il suo decentramento a livello delle regioni e delle prefetture della Guinea,
il potenziamento delle competenze della Commissione Riconciliazione Nazionale, Solidarietà e Diritti dell’uomo.
La presa in carico sanitaria dei lavoratori affetti da AIDS attraverso l’estensione del centro Dream di Donka
Il coinvolgimento del Parlamento dei Bambini nelle azioni che Sant’Egidio conduce a favore dell’Accordo Politico Globale
la divulgazione, l’accoglimento e la messa in atto dell’Accordo Politico Globale e l’analisi delle condizioni di rilancio della cooperazione guineo-italiana nel quadro della formazione dei servizi di sicurezza e dei quadri dell’Amministrazione Pubblica.
 
Faccio questa sintesi fondandomi sulla dichiarazione dei nostri amici di Sant’Egidio che assicurano che “quando la Comunità s’impegna poi non rinuncia mai”. E’ a questo impegno che noi dobbiamo l’onore di essere qui, oggi, a Barcellona.
Eccellenze…,
sento il dovere di dirvi che l’uscita dalla crisi in Guinea è stata rallentata un po’ per il ritardo, di circa 3 mesi, verificatosi nell’organizzazione del 2° turno di scrutinio presidenziale.
Noi abbiamo più che mai bisogno della comprensione, del sostegno, dell’appoggio e dell’assistenza di tutti i nostri partners per uno svolgimento rapido e pacifico di questa transizione. Il CNT, che deve restare in funzione fino all’insediamento della prossima Assemblea Nazionale eletta, conta sull’accompagnamento della Comunità di Sant’Egidio in questa nuova fase della sua missione.
Per finire ringrazio  i nostri ospiti per tutto quanto è stato predisposto qui per assicurare alla nostra delegazione un soggiorno gradevolissimo.
Che Dio vi benedica! Amen!