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Oded Wiener

Gran Rabinato de Israel
 biografía

 Ho avuto il privilegio di partecipare a numerosi convegni organizzati dalla Comunità di Sant'Egidio, e non c'è dubbio circa il loro  significativo contributo per  la loro conoscenza e la loro capacità di comprensione tra le religioni - attraverso il dialogo produttivo e individuale faccia a faccia tra i leader delle varie religioni, soprattutto tra quella ebraica e cristiana. 


Prima di tutto vorrei esprimere il mio apprezzamento agli onorevoli relatori  di questo importante dialogo.
“Allora quelli che hanno timore del SIGNORE si sono parlati l'un l'altro;
il SIGNORE è stato attento e ha ascoltato;
un libro è stato scritto davanti a lui,
per conservare il ricordo di quelli che temono il SIGNORE
e rispettano il suo nome”  (Malachia 3:16)( citazione dalla Bibbia -nuova traduzione- ndt)

Il dialogo ebraico-cristiano è un dialogo speciale per gli ebrei, ed è un imperativo per il cristianesimo. Come il compianto Papa Giovanni Paolo II ha descritto, "il rapporto del cristianesimo con l'ebraismo è unico e diverso dal rapporto che il cristianesimo ha con qualsiasi altra religione." 

Al di là della necessità di base per il dialogo è la responsabilità che abbiamo per i valori in cui crediamo. Abbiamo l'obbligo di coinvolgere gli altri che credono in questi valori al fine di perseguire insieme. 

Inoltre, il dialogo ebraico-cristiano è essenziale per superare il bigottismo e pregiudizi. Fa parte di un imperativo lavorare insieme per i valori che condividiamo. 

E' una grazia vivere in un epoca storica unica in termini di rapporto tra ebrei e cristiani, e la comunità ebraica e cattolica in particolare. 

A mio parere, lo sviluppo più straordinario degli ultimi anni è stata l'istituzione di una commissione bilaterale per il dialogo tra il Gran Rabbinato di Israele e la Santa Sede, che è stato il risultato diretto della visita di Papa Giovanni Paolo II in Terra Santa in l'anno 2000. Questa commissione bilaterale che coinvolge alcuni dei leader più importanti del sistema religioso in Israele e della Chiesa cattolica,  è un fiore all'occhiello del dialogo, fin dallo storico Concilio Ecumenico Vaticano II e dalla dichiarazione ufficiale della Nostra Aetate. La base per le nostre discussioni è religiosa, morale e basata sui valori dal punto di vista dei leader religiosi - senza ignorare le nostre differenze di base. 

 Ritengo che questa conferenza sia un'ottima occasione per rendere pubblico il nostro rapporto speciale, e per farlo conoscere alle nostre comunità in tutto il mondo. 

Vorrei ringraziare la comunità di Sant'Egidio, che sta facendo un'opera così importante per attirare i cuori vicini e per portare la pace nel mondo. 

Marciamo insieme verso l'amicizia!