Condividi su

Mohammed Amine Smaili

Teologo islamico, Università di Rabat, Marocco
 biografia

Lode al Dio Unico

L’essere umano è legato attraverso la propria anima alla religione, essa costituisce la parte più autentica della sua identità. Spesso la religione lontano dalle regole è influenzata da costumi e tradizioni fino a creare dei riti e delle sette. Da ciò, la società adotta un modo di vita lontano dalle basi della religione

Lo stato del Marocco a livello religioso si basa   su tre pilastri:

1. il rito asharita fondato dal teologo l’imam Abou al-Hassan Ali ibn Ismaili al-Ash’ari, che ha basato la sua dottrina sulla pace tra i riti e le sette. Il Regno del Marocco ha adottato questo rito asharita per organizzare il suo codice dello statuto personale e della famiglia e la giurisprudenza islamica malekita per la suddivisione dell’eredità.
2. Il Marocco  conosce una diversità culturale (gli Abramiti, i Berberi, gli Africani, gli Andalusi, gli Hassaniti), il rito malekita attraverso i suoi leader ha sempre lavorato per ordinare e organizzare le popolazioni e soddisfare le loro aspirazioni.
3. A livello di insegnamento noi riprendiamo le teorie dell’Imam Al Junaid.

Possiamo dire che l’etichetta della società marocchina, elaborata dai sapienti del paese è differente da quella degli altri paesi musulmani. I marocchini seguono quindi l’Imam Malik di Medina, città nella quale ha vissuto il Profeta, e i due Imam al-Ash’ari e Junaid di Baghdad.

A volte si notano alcune abitudini sciite lontane dalla politica dello stato.

Potremmo concludere allora che le basi della religione islamica in Marocco sono definite dal pensiero dei tre imam sopra citati. Questa apertura del pensiero religioso dei tre imam spinge la politica ad adottare punti di vista differenti.

Gli stati e le comunità aperte sul mondo hanno optato da sempre per l’adozione di un sistema comunicativo e tollerante. La Comunità di Sant’Egidio è riuscita fin dalla sua fondazione ad affrontare la diversità religiosa e ad adottareun’apertura di spirito.