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"Guardare insieme al mondo che sta uscendo dalla pandemia" è l'intento dei rappresentanti religiosi che si riuniranno a Roma il 6-7 ottobre per l'Incontro "Popoli fratelli terra futura"

27 Settembre 2021 - ROMA, ITALIA

#peaceispossibleROMA2021

Papa Francesco sarà presente alla cerimonia conclusiva

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Questa mattina è stato presentato, in conferenza stampa, l’incontro internazionale “Popoli fratelli, terra futura. Religioni e Culture in Dialogo”, il trentacinquesimo promosso dalla Comunità di Sant’Egidio nello “spirito di Assisi”, dopo la storica giornata voluta da Giovanni Paolo II nel 1986.
Nella parte conclusiva dell’incontro, che si svolgerà nel pomeriggio del 7 ottobre davanti al Colosseo, interverrà anche Papa Francesco, che presenzierà la preghiera ecumenica dei cristiani, prima di unirsi ai leader delle altre religioni mondiali come il grande imam dell’università di Al Azar (Il Cairo), Al Tayyeb, il patriarca ortodosso Bartolomeo I e il presidente della conferenza dei rabbini europei Pinchas Goldschmidt, insieme ad esponenti buddisti e induisti. La cerimonia finale sarà introdotta dagli interventi del fondatore della Comunità di Sant’Egidio, Andrea Riccardi e della cancelliera tedesca Angela Merkel. Invitato anche il presidente del consiglio Mario Draghi.
L’incontro internazionale verrà inaugurato il pomeriggio del 6 ottobre al centro congressi della Nuvola all’Eur e proseguirà la mattina del 7 con 4 forum dedicati a dialogo, pace, ambiente e giovani generazioni a cui parteciperanno, tra gli altri, anche l’arcivescovo di Canterbury, Justin Welby, il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese, il consigliere speciale del segretario generale dell’Onu, Jeffrey Sachs, e la ministra degli Esteri della Tanzania, Liberata Mulamula.
“Vorremmo aprire una prospettiva per guardare insieme al mondo che sta uscendo dalla pandemia”, ha affermato il presidente della Comunità di Sant’Egidio, Marco Impagliazzo, sottolineando che all’incontro parteciperanno non solo leader religiosi, ma anche personalità della cultura e delle istituzioni da 40 paesi del mondo. “C’è bisogno di incontrarsi di persona all’insegna del dialogo tra i leader delle diverse religioni per guardare al futuro, ma anche di ascoltare insieme il grido degli ultimi per capire il vero stato del mondo. I temi della fraternità universale e della cura dell’ambiente emergono con chiarezza come preoccupazione comune di tutte le religioni e al tempo stesso come via d’uscita dalla pandemia”.

All’incontro parteciperanno persone di ogni età, tra cui studenti liceali e universitari e centinaia di giovani da tutta Europa: “Un importante segno di ripartenza e di interesse per la pace”, ha osservato Impagliazzo, che ha concluso: “Non si tratta solo di ascoltare la sete di pace, che sale da tanti paesi in guerra, ma anche di incoraggiare gli operatori di pace sparsi nel mondo, per lavorare insieme al superamento della guerra”.

VIDEO DELLA CONFERENZA STAMPA