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Mauro Bombacigno

Responsabile Italia, BNL-BNP Paribas
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Stiamo vivendo anni di forti cambiamenti ambientali e sociali a livello globale, segnati da importanti sfide per il benessere e la coesione della società, per le presenti e, soprattutto, per le future generazioni.
 
Secondo il Global Risk Report 2018 del World Economic Forum, gli eventi climatici estremi e i disastri naturali sono oggi i fenomeni potenzialmente più rischiosi e probabili.
 
La Commissione Ue ha pubblicato a Marzo il suo Piano di azione per raggiungere gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile, inclusa la riduzione del 40% delle emissioni di gas serra entro il 2030, che stima in 180 miliardi di € l’investimento necessario per proteggere il clima. La rilevanza di tale ammontare richiede l’intervento di tutti gli attori della società, nessuno escluso. Il piano attribuisce alla finanza un ruolo chiave nel ri-orientare i capitali, gestire i rischi derivanti dai cambiamenti ambientali e sociali in corso e promuovere una visione di lungo periodo. Due gli imperativi: 
 
  1. Migliorare il contributo della finanza alla crescita sostenibile e inclusiva finanziando le esigenze a lungo termine della società 
     
  2. Consolidare la stabilità finanziaria integrando i fattori ambientali, sociali e di governance nel processo decisionale relativo agli investimenti.
 
La sostenibilità ambientale e sociale, ovvero la ricerca di “equilibrio fra il soddisfacimento delle esigenze presenti senza compromettere la possibilità delle future generazioni di sopperire alle proprie”, richiede nuovi comportamenti da parte di tutti noi, persone, aziende e istituzioni; delineando nuovi rischi (ad esempio potenziali stranded assets come i combustibili fossili) e opportunità (energie rinnovabili, mobilità sostenibile, nuove forme di imprenditoria sociale). Una diversa allocazione dei capitali è un potente incentivo per imprese o istituzioni per orientare il proprio sviluppo verso attività e tecnologie che accelerino la transazione energetica.
 
L’ONU riconosce nell’educazione la chiave per divulgare dei modelli di sviluppo sostenibili, fondamentali per potere favorire un’alta qualità di vita per tutti e per le generazioni future. L’educazione allo sviluppo sostenibile è esplicitamente riconosciuta nel Target 4.7 dell’Agenda 2030: “Entro il 2030, assicurarsi che tutti gli studenti acquisiscano le conoscenze e le competenze necessarie per promuovere lo sviluppo sostenibile”. L'educazione allo sviluppo sostenibile consente alle persone di cambiare il loro modo di pensare e di lavorare per un futuro sostenibile.
 
Le Istituzioni finanziare - e le banche in particolare - hanno un posizionamento centrale nella diffusione della cultura dello sviluppo sostenibile: parlano ogni giorno con milioni di clienti ed investitori, hanno centinaia di migliaia di dipendenti, che possono essere attori del cambiamento, partecipano da protagoniste al dibattito tra attori economici, dialogano con le istituzioni. In altre parole, esse possono contribuire ad una crescita responsabile e sostenibile, avere un impatto positivo di lungo periodo sugli stakeholders e sulla società nel suo complesso.
 
Tra gli impegni presi da BNP Paribas nell’agire contro il cambiamento climatico c’è Contribuire ad aumentare la consapevolezza e la condivisione delle migliori pratiche ambientali. L’educazione ambientale inizia con avere come protagonisti i nostri dipendenti, fornitori e partner con una serie di iniziative che vanno dall’attenzione alle sedi di lavoro, alla mobilità sostenibile, progetti di circolarità e a continui eventi formativi e di sensibilizzazione. 
 
L’educazione ambientale e lo sviluppo sostenibile passano anche dai prodotti finanziari che vengono progressivamente sviluppati: complessivamente il Gruppo BNP Paribas ha stanziato 155 miliardi di euro in progetti che contribuiscono direttamente al raggiungimento dei 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite (dalla lotta alla povertà e alle disuguaglianze fino alla salvaguardia ambientale). Sono stati sviluppati strumenti dedicati, come i Green Bonds, i Positive Incentive Loans ed i Social Bonds, che introducono elementi di sostenibilità attraverso un meccanismo premiante legato al raggiungimento di specifici obiettivi ambientali, sociali e di governance (ESG). Per i risparmiatori, vengono sviluppati i cosiddetti fondi Socialmente Responsabili (SRI), che investono specificatamente in aziende che queste caratteristiche. Anche il Microcredito è uno straordinario strumento per un positivo impatto non solo sociale, ma anche ambientale: garantire a milioni di agricoltori risorse per acquistare pesticidi meno dannosi, non solo permette di avere maggiori rese, ma anche minore impatto ambientale.
 
Trasmettere in modo accessibile e comprensibile tematiche molto complesse come quelle bancarie e finanziarie, per di più collegate agli impatti ambientali, è la vera sfida; per questo consideriamo l’educazione un elemento chiave per rendere più consapevoli i nostri clienti che con le loro scelte di investimento possono contribuire alla lotta al cambiamento climatico. 
 
Permettetemi di concludere con una piccola punta di orgoglio: Per l’impegno dimostrato, nel 2018 BNP Paribas è stata nominata "la migliore banca al mondo per la finanza sostenibile" da Euromoney, magazine leader nel campo della finanza internazionale. Lo consideriamo un incoraggiamento per proseguire su questa strada fondamentale per le future generazioni.
 
Grazie
 
 


Discorso di Mauro Bombacigno
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