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Michel Santier

Vescovo cattolico, Francia
 biografia
La diocesi di Créteil è una delle 8 presenti nella regione dell’Ile-de-France, la periferia di Parigi.
Corrisponde al dipartimento della Val-de-Marne, che ha più di 1.300.000 abitanti, e forma come una grande città priva di spazi verdi tra i vari comuni.
Créteil è la città capoluogo, con circa 100.000 abitanti, persone molto diverse dal punto di vista culturale e religioso: 
  • un terzo degli abitanti sono ebrei; 
  • poco meno di un terzo musulmani, come pure i cattolici.
  • Vi è poi un originale spazio protestante, il Centre Martin Luther King, realizzato con un concetto nuovo che mette insieme sale per spettacoli, centri sportivi, ristoranti, ed un luogo di culto che sta per essere ultimato.
I quartieri sono ben definiti:
  • Il centro, con al cuore la chiesa di Saint-Christophe, una strada pedonale per lo shopping, l’ospedale Henri Mondor
  • Il quartiere popolare di Mont Mesly,con una grande chiesa e la sinagoga maggiore,
  • Il quartiere dell’università, del palazzo di giustizia, del palazzo dello sport, e della nuova e moderna cattedrale, consacrata il 20 settembre 2015, 
  • Il quartiere amministrativo, con il consiglio generale, la prefettura, il municipio, sulle coste di un lago presso cui sorge la moschea inaugurata nel dicembre 2008;
  • Il nuovo quartiere del porto, con una forte presenza ebraica ed una nuova parrocchia, Saint-Pierre du Lac.  
I trasporti sono assicurati da una linea di metropolitana, la 8, Balard-Créteil, recentemente prolungata fino al nuovo quartiere. Una superstrada a 4 corsie attraversa tutta la città. I treni del Réseau Express Régional (RER) Saint-Maur Créteil e la linea 8 permettono di recarsi facilmente a Parigi.
 
La municipalità, per connettere i quartieri e dare motivo agli abitanti di recarsi nel quartiere popolare di Mont-Mesly, hanno realizzato lì la mediateca, molto frequentata da persone di ogni età.
 
La municipalità si preoccupa di far crescere la convivenza favorendo relazioni positive tra le diverse comunità religiose. Ha sostenuto, incoraggiato e in parte finanziato la costruzione della sinagoga principale e del centro comunitario ebraico, quindi della grande moschea e del centro comunitario musulmano, la cattedrale e infine il centro Martin Luther King.
 
Da vescovo, ispirato da quanto si vive in questi incontri annuali di dialogo e di preghiera per la pace animati dalla comunità di Sant’Egidio, che nella diocesi è presente nella parrocchia di Charenton, mi sono molto impegnato nel dialogo interreligioso, l’incontro e l’amicizia con il Gran rabbino, l’imam e i pastori delle comunità protestanti. Abbiamo stabilito fraterni rapporti di fiducia, che si concretano in fatti e impegni realizzati insieme: 
 
L’operazione « Aout Secours Alimentaire », (ASA), nella quale cattolici e musulmani distribuiscono insieme pasti alle persone che non vanno in vacanza e soffrono la mancanza delle azioni di volontariato, sospese per l’estate. Alla fine del quinto anno, in due centri sono stati distribuiti 100.000 pasti, con l’incoraggiamento della prefettura, del consiglio dipartimentale, della municipalità.
 
Distribuire insieme i pasti a chi ne ha bisogno, dopo avere condiviso - con grande rispetto dei nostri fratelli musulmani che dispongono anch’essi di uno spazio per la preghiera – scioglie i pregiudizi e dissolve le paure. Non si guardano più gli altri nello stesso modo, e i giovani musulmani suscitano forte simpatia. 
 
I volontari musulmani chiedono di visitare la chiesa e quelli cristiani la moschea. 
 
 «Ensemble avec Marie», che ha avuto origine in Libano è una festa condivisa tra le due religioni che si celebra il 25 marzo, introdotta in Francia dall’Associazione Efesia di Monsieur Gérard Testard, ben noto a Sant’Egidio.
 
La festa raccoglie attorno alla figura di Maria ebrea, Madre di Gesù e della Chiesa e venerata dalle tre religioni, e si tiene un anno alla cattedrale e l’altro alla moschea, con una serata di meditazione, di testimonianze, di canti latini e arabi di grande bellezza. Mai mi sarei aspettato di poter parlare del “Sì” di Maria in una moschea piena!
 
Il gran rabbino, l’imam e il vescovo, cioè il sottoscritto, andiamo insieme nelle scuole superiori cattoliche per rispondere alle domande dei giovani. Tali scuole, come da contratto con lo Stato, accolgono studenti di ogni credo religioso. Un preside mi ha riferito che dopo l’incontro con noi tre il clima nella scuola non è più lo stesso. Questi incontri favoriscono la convivenza tra i giovani. Presto vivremo un’analoga occasione alla mediateca, e forse nelle scuole e università pubbliche, se otterremo il consenso del Prefetto e del Rettore. 
 
Sono stato invitato in sinagoga in occasione della festa delle capanne, il Sukkot. Scherzando, il rabbino ha detto che ormai trascorre più tempo con i giovani cristiani o di altra religione piuttosto che con i ragazzi ebrei!
 
In conclusione voglio sottolineare l’immenso lavoro dei Giovani per la Pace della Comunità di Sant’Egidio a Charenton. Ogni settimana molti ragazzi fanno visita a persone senza fissa dimora nel parco del bois de Vincennes, e ad anziani isolati in una casa di riposo. Un « residente » del bois de Vincennes ha detto loro: « Stasera ho riscaldato la mia capanna, perché ho pensato che avreste potuto avere freddo». E il responsabile della casa di riposo ha affermato che «questi giovani hanno completamente trasformato il clima della casa, che ora è piena di vita”.
 
Abbiamo dunque ben ragione di sperare ed essere fiduciosi: vivere insieme nelle nostre città e nei quartieri è possibile!