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Shalom a tutti voi!

Prima di tutto vorrei ringraziare la Comunità di Sant’Egidio di Roma per avere organizzato questa conferenza per la pace nel mondo. E’ un grande piacere e un onore poter parlare a voi oggi.

Molto spesso gli analisti si concentrano sul ruolo della religione come fattore, o persino causa, di animosità tra i vari gruppi religiosi di un paese. O le religioni vengono addirittura accusate di causare conflitti tra le nazioni.

Accanto a questo, è importante riconoscere il potenziale ruolo positivo della religione nel costruire la pace attraverso il dialogo interconfessionale e con altri movimenti religiosi. E’ stato dimostrato che i paesi dove c’è una più alta adesione a gruppi religiosi tendono ad essere un po’ più pacifici.

La religione può essere una motivazione o un catalizzatore nel portare la pace, attraverso la cessazione dei conflitti, oltre ad aiutare a costruire una forte coesione sociale. Inoltre, la religione può agire come forma di solidarietà e, così come l’adesione ad altri gruppi, un maggiore impegno nella società può rinsaldare i legami tra i cittadini, rafforzando i legami di pace.

Ma se ci focalizziamo sulla pace nel mondo la prima considerazione dovrebbe essere di provare a comprendere le altre religioni e adottare un approccio basato sul rispetto. Ma prima di tutto noi, come capi religiosi, dovremmo instillare la fede nel creatore del mondo. Con il termine fede intendo la definizione ebraica, che è fede totale nella divina provvidenza. Tutto quello che accade nel mondo è previsto dal creatore.

 

 

Se ci fosse fede nel mondo, tutte le guerre sarebbero cancellate perché ogni nazione sarebbe soddisfatta di ciò che ha, e accetterebbe con amore la propria sorte dal Creatore.

Questo è il motivo per cui la profezia della redenzione finale di Isaia è:

Spezzeranno le loro spade e ne faranno aratri… Una nazione non alzerà più la spada verso un’altra nazione, non impareranno più l’arte della guerra.

La parola Shalom (= Pace in ebraico), non significa letteralmente pace, ma piuttosto Shalem, intero, perfetto. E’ uno dei nomi del Creatore. Questa perfezione significa anche una vita senza conflitto con l'altro, pace che perpetua l'armonia ma l'armonia non solo uno con l’altro ma anche tra l’individuo e se stesso, come con il Creatore e poi anche con gli altri uomini e nazioni.

Il primo passo verso la pace e l'armonia nel mondo è che ogni singola persona cerchi di realizzare la volontà del Creatore e di fondare la sua vita sulla vicinanza al Creatore.

Il passo successivo verso la pace è riconoscere i nostri simili e salutarli. In ebraico ci salutiamo con: shalom. Come ci insegnano i nostri saggi: sii sempre il primo a salutare ogni essere umano הוי מקדים שלום לכל אדם

Poi noi preghiamo per Shalom in tutte le nostre preghiere quotidiane e questo si riferisce all’armonia su tutti i fronti.

La radice di Shalom è anche שלוה   Shalva: Tranquillità e serenità, che possono regnare solo quando ci sono pace e armonia.

Tutte queste idee alte ed utopistiche possono iniziare a concretizzarsi se ogni individuo inizia a lavorare su sè stesso, quindi penso che il modo per farlo sia accettare tutto ciò che accade nelle nostre vite come volontà del Creatore, e quindi saremo in grado di ridurre al minimo rabbia, delusione e depressione. Le persone che vivono la loro vita con questa mentalità di pace, integrità e tranquillità ispireranno gli altri a seguire questo modo di vivere, anche se appartengono ad altri gruppi religiosi.

Un modo fantastico per portare armonia e pace nel mondo è stato il comandamento del creatore di santificare lo Shabbat. Le nostre due religioni sorelle più giovani hanno adottato anch’esse lo Shabbat (benché lo abbiano spostato alla domenica o al venerdì).

Utilizzare ogni settimo giorno delle nostre vite per riposarci dalle questioni fisiche mondane, dalla corsa materiale, e dedicarlo alla costruzione del nostro mondo spirituale potrà solo fare miracoli e aumentare la pace nel mondo. E’ il momento una volta alla settimana per riconnettersi ed essere più vicini al nostro Creatore, alla nostra famiglia e alla nostra comunità.

Ma come ho accennato prima, il giusto cammino verso la pace nel mondo inizia da ogni e ciascun individuo che introduce nella sua vita quotidiana la perfetta fede nel Creatore, che nulla accade senza la sua volontà, come ci insegnano i nostri saggi: “una persona non muove neppure un dito se il Creatore non l'ha decretato prima". E se un intero popolo vive di questa fede, naturalmente si trasformerà in un popolo amante della pace che eliminerà l'animosità verso gli altri esseri umani e sarà molto lontano dal fare la guerra.

Preghiamo insieme il Creatore:

Ti preghiamo aiutaci ad instillare la fede perfetta nella tua divina provvidenza, in ogni aspetto del tuo mondo e di tutto ciò che accade a noi personalmente.  Amen!