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Rabiatou Serah Diallo: la Presidente del Consiglio Nazionale di Transizione della Guinea ringrazia la Comunità di Sant'Egidio per il suo impegno

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A Barcellona risuonano le parole dei paesi dimenticati. Interviene al Meeting Internazionale per la pace organizzato dalla Comunità di Sant’Egidio la presidente del Consiglio Nazionale di Transizione della Guinea Conakry, un paese in cui è in corso un delicato processo elettorale per traghettare verso forme democratiche uno fra i paesi più poveri dell’Africa.

“Devo testimoniare pubblicamente – cosi ha detto la signora Diallo - il grande interesse e la sollecitudine della Comunità di Sant’Egidio per la Guinea, realizzato anche attraverso le sue opere caritative: scuole gratuite, centri di salute e di presa in carico delle persone malate di AIDS, così come l’assistenza giuridica e il sostegno sociale ai prigionieri compreso il loro reinserimento dopo la detenzione”.

La presidente ha ricordato come Sant’Egidio sia un partner privilegiato per guidare il paese fuori dalla “crisi politica e istituzionale sopraggiunta in Guinea il 23 dicembre 2008 all’indomani del decesso del presidente Lansana Conte”. Infatti a Roma, la Comunità di Sant’Egidio nel maggio 2010 una delegazione comprendente alcuni rappresentanti della Commissione Riconciliazione Nazionale, delle coalizioni dei partiti politici, e delle associazioni delle vittime delle persecuzioni politiche, per discutere e stipulare l’accordo quadro di concertazione e di accompagnamento del processo di transizione in Guinea.

“Gli amici di Sant’Egidio – ha affermato la signora Rabiatou Diallo – ci hanno detto che quando la Comunità s’impegna poi non rinuncia mai. È per questo impegno che oggi siamo qui. Noi abbiamo più che mai bisogno della comprensione, del sostegno, dell’appoggio e dell’assistenza di tutti i nostri partners per uno svolgimento rapido e pacifico di questa transizione”.